Farfalla e fiori di lavanda

Farfalla su un fiore di lavanda

La lavanda (lavanda officinale o lavanda vera o spico) è conosciuta fin dai tempi più antichi per le sue proprietà officinali. L’olio essenziale di lavanda è l’olio eterico più utilizzato in profumeria. I fiori di lavanda, contrariamente a tante altre specie, conservano a lungo il loro aroma anche se secchi. È infatti consuetudine mettere dei sacchetti di tela nei cassetti per profumare la biancheria. La pianta, che era già nota agli antichi, veniva usata anche per la preparazione di talismani e portafortuna, legati a pratiche magiche ed esoteriche.
Comunque sia, la lavanda è certamente una pianta molto amata dai giardinieri che la piantano in massa per formare delle siepi basse, dei bordi colorati lungo sentieri, nonché per riempire con garbo spazi difficili. Cresce e fiorisce per dei mesi in tutta l’area mediterranea e ama terreni aridi e sassosi esposti al sole.
Api, bombi e farfalle amano i profumatissimi fiori di lavanda perché sono ricche che nettare e facile da bottinare.
Ho scattato la foto ieri in piazza della Fattoria che da un lato è delimitato da una siepe mista di lavanda, rosmarino e teocrium, una miscela di piante veramente indovinata considerato quanto è difficile lo spazio in cui si trova.
La farfalla della foto non ha nome italiano, come del resto il più delle farfalle che volano nella Valdarno; comunque il suo nome scientifico è Manolia jurtina.

3 pensieri su “Farfalla e fiori di lavanda

Feel free to comment in your language, we speak more than Italian!