Archivi categoria: Marzo

Felice Pasqua :-)

auguri buona e felice Pasqua

A tutti i mie lettori!

Con l’augurio che la Pasqua vi porti pace e serenità
May your Easter be happy
Ich wünsche euch ein frohes Osterfest und einen intelligenten Osterhasen

Ieri e oggi a Figline

portico-torre
La collocazione di uno specchio pulitissimo e brillante mi ha permesso di scattare questa foto enigmatica. A sinistra della foto si vede un giovane percorrere un portico, mente a destra ci sono delle persone che dietro una siepe camminano speditamente. Ma dove andranno a finire? Arriveranno dentro il portico? Certamente no. Il fatto è che la foto mostra contemporaneamente ambedue i lati di via Roma all’altezza della torre antica e la casa dipinta, complice la vetrina di una banca dotata di vetro a specchio. Dentro la banca puoi guardare fuori, ma dal di fuori la vista è impedita a causa dell’effetto specchio.
Il portico a sinistra fa parte di una ampia costruzione moderna a condomini, mente a destra si vede un tratto delle mura trecentesche che circondano il nucleo storico di Figline nonché un pezzo di verde da decoro con gli immancabili sakura, detti anche ciliegi giapponesi, in fiore. Insomma, ieri le mura di città e oggi un condominio moderno in uno scatto solo.

Nonno in bici e hanami

Un nonno pensoso passa in bici davanti ad alberi sakura
Un uomo in là con gli anni viaggia lentamente con la bicicletta lungo la SS 69 nella periferia sud di Figline nel Valdanro. A giudicare dal colore della bici è un sostenitore della locale squadra di calcio, la Fiorentina. Il delicato viola della bici si intona perfettamente con il colore dei fiori di alcuni splendidi esemplari di alberi sakura; la ringhiera verde, colore complementare, ne esalta il contrasto cromatico. Gli alberi nella foto non sono certo secondi in bellezza ai loro parenti che in questo momento fioriscono in Giappone, dove la popolazione li sta festeggiando con il consueto hanami. Hanami vuol dire “vedere i fiori”. È un’antica consuetudine dei giapponesi che unisce l’omaggio alla bellezza della fioritura a una riflessione seria. L’effimera natura dei fiori è considerato simbolo della fragilità della vita.
In italiano questi alberi vengono chiamati anche ciliegi giapponesi, benché non sono ciliegi ma susini (Prunus ssp.). Il loro dolce profumo è più forte del odore di benzina, almeno nel tratto in cui accompagnano la SS 69, e il nonno sembra essersene accorto e goderne.

Mercato a Figline

Mercato a Figline, bancherella con fiori
Martedì mattina c’è il mercato a Figline nel Valdarno. Fin dalle prime ore della mattina dei camion appositamente trasformati percorrono le stradine troppo strette del centro antico per raggiungere piazza Marsilio Ficino, dove occupano tutto lo spazio disponibile. Poi occupano pure i corsi Mazzini e Garibaldi, le strade principali del centro. E dove tra un camion e un altro ci fosse rimasto un po’ di spazio ci mettono scatole e scaffali di ogni tipo, creando notevole disagio a chi in centro ci abita.
Pare che una volta questo mercato fosse di tipo agricolo e di grande qualità. Probabilmente nel medioevo, quando Firenze fece circondare Figline con delle mura per proteggere il suo mercatale che era una fonte importantissima per l’approvvigionamento di grano, verdure e frutta. Certo è che oggi a questo mercato non viene offerto nulla che non si possa trovare a prezzi uguali oppure inferiori nei negozi locali gestiti da cinesi e in quei posti dove “tutto costa un euro”. La merce è di qualità dubbia e di provenienza incerta. Ovviamente il rilascio dello scontrino fiscale è un’optional.
Una parte del mercato si svolge in piazza San Francesco e una strada attigua ed è dedicato a prodotti alimentari. Anche lì non viene offerto nulla che non si possa reperire nei negozi locali a prezzi compatibili, se si eccettuano due produttori diretti che portano al mercato i prodotti della loro terra. Chi cerca prodotti della zona e magari particolarmente freschi, viene deluso. I venditori offrono solo merce che a loro volta hanno acquistato a qualche ingrosso.
A riprova di quanto detto sopra la foto di una bancherella dove si vende fiori finti, “made in China”. Piove e due ragazze passano in fretta e non dedicano neanche un’occhiata alla merce esposta.

Giardino Della Chiesa

Sakura fioriti al giardino Della Chiesa
Nella periferia nord di Figline, attigua alla SS 69, si trova un vasto spazio verde che un giorno sarà un bel giardino pubblico. È intitolato al generale Alberto Della Chiesa. Gli alberi che sono stati piantati dal comune di Figline sono piccoli e danno poca ombra per cui lo spazio non è ancora tanto piacevole durante la stagione calda, ma è una bella promessa per gli anni da venire. L’angolo che ho fotografato mi pare particolarmente ben curato. Una doppia fila di sakura, attrezzati con panchine e perfino un cestino per la spazzatura invitano a fermarsi e godersi un momento di primavera.
Da notare, a sinistra nella foto, un cittadino virtuoso che si reca con un contenitore rosso alla stazione ecologica. Infatti ai cittadini di Figline piace tenere la loro cittadina pulita.
Spero solo che non arrivino i giardinieri del comune con le loro barbariche motoseghe a distruggere anche questi alberi innocenti come hanno già fatto da un’altra parte dello stesso giardino. Gli alberi vanno curati, non mutilati, e lasciati crescere secondo la loro natura! In tal modo daranno gioia a noi e a future generazioni.

Condominio con sakura

sakura-comdomino

Il centro storico di Figline nel Valdarno è tanto pittoresco quanto piccolo. La maggior parte degli abitanti infatti sta in case che si collocano al di fuori delle antiche mura, talvolta anche a parecchie chilometri di distanza dai monumenti antichi e dalle piazze storiche. Molte delle costruzioni nella prima cintura abitata intorno alle mura ha forma di condominio a più piani come quello che ho fotografato l’altro giorno complice qualche raro raggio di sole. La facciata sobriamente geometrica è scandita dall’alternanza di due colori mutati. Unica nota di movimento sono le finestre dotate di tapparelle anch’esse a colori alternati dai toni mutati.
In contrasto con questa rigidità uno dei tantissimi sakura (Prunus asp.) che in questo periodo fioriscono a Figline sta sprigionando il suo dolcissimo profumo nell’aria e si offre generosamente allo sguardo di chi sa dedicare un momento del suo tempo allo spettacolo dell’esistenza.

Domenica delle Palme

Messa di Domenica delle Palme in piazza Marsilio Ficino, Figline
Weekly Photo Challenge: Future Tense
A Figline la Domenica delle Palme quest’anno si è celebrato il sabato pomeriggio con una solenne messa in piazza Marsilio Ficino. Davanti alla chiesa della Collegiata c’era un palco. Per l’occasione era pure venuto il vescovo di Fiesole a celebrare la messa. Infatti Figline per antica tradizione dipende dal vescovo di Fiesole. La piazza era discretamente piena di adulti e bambini e il palco addobato con grossi rami d’ulivo, anche se qualche foglia di palma non mancava. Molto graditi erano i brani musicali eseguiti durante la funzione religiosa da un gruppo ben assortito di giovani musicisti.
A dire il vero l’orario insolito è stato scelto perché sabato 23 marzo era la Giornata Mondiale della Gioventù. Così si è preso due piccioni con una sola fava, come si suol dire. I giovani partecipanti in precedenza si erano incontrati con il vescovo che aveva pure benedetto i tradizionale rami d’olivo che successivamente venivano portati nella Collegiata. Lì erano a disposizione dei fedeli che, seguendo una tradizione che risale al quarto secolo d.C., se ne potevano approviggionare per l’anno corrente. Ma i rami non bastavano, già durante la funzione religiosa i fedeli non ne trovavano più nella chiesa. E così alla fine anche tutti quanti i rami che avevano addobato il palco sono stati distribuiti a che ne faceva richesta, benché a dire il vero, benedetti non erano.

Marzo pazzerello

Il massicci del Pratomagno con cielo nuvoloso
“Marzo pazzarello
guarda il sole e prendi l’ombrello”

La letteratura popolare offre un numero vasto di detti, provenienti da tutte le regioni d’Italia a proposito del tempo nel mese di marzo. Il clima di questo periodo ha ancora, a tratti, caratteristiche invernali, ma allo stesso tempo è già primaverile. L’alternanza di sole e di pioggia, l’incerto passaggio dal freddo al caldo è una condizione ottimale per la campagna, in quanto stimola la vegetazione con gradualità. Ormai l’agricoltura anche nel Valdarno è stata parecchio abbandonata, benché fosse florida fino agli anni sessanta. Ma gli antichi proverbi continuano a essere sulla bocca di molti, specie in questo mese che continua a regalarci sorprese da un momento all’alltro. L’alternarsi di pioggia e sole è repentino e il cielo spesso è drammatico come nella foto. Solo attraverso una piccola fessura nella fitta copertura nuvolosa filtrano dei raggi del sole e illuminano il massiccio del Pratomango. Un occasione ghiotta per scattare una foto :-)

Due biciclette felici

Due biciclette felici al muro del castello Serristori
Solo venendo a Figline potete vedere una scena come questa!
Ancora una coppia di biciclette lei e lui, felicemente legati insieme e a un palo robusto davanti a un muro antico. Questa volta si tratta di un muro veramente speciale, infatti sono le “mura castellane” del signor conte Serristori come si evince leggendo la targa di marmo incastrata nel muro un po’ sopra le bici. A destra nella foto si vede bene una delle sei “luci” di cui parla l’atto. Oggi dell’orto è rimasto solo la piccola striscia di prato sulla quale poggiano le bici. Peraltro il praticello è già stato trinciato con impeto degno di cause migliori dai “giardinieri” del comune e tracce dei loro misfatti sono ben visibile sulle ruote delle bici.
Tutto il resto del terreno è stato degradato a posteggio.
Ecco il testo della targa
Il conte Serristori ha concesso al sig. Cesare Mannucci fu Angiolo di aprire 6 piccole luci sull’orto di sua proprietà perfornado le mura castellane. Dette luci il conte Serristori ed i suoi eredi potranno sempre fare richiudere a loro piacimeno a spese dei sig.i Mannucci.
Atto Serristori
Comune di Figline e Mannucci
Rogito dell’imperatore 17 luglio 1901
Registrato a Pontassieve il 26 luglio
Trascritto all’ufficio ipoteche di Arezzo il 12 settembre stesso anno.