Archivi categoria: Ottobre

Due donne bionde e un camionista

Due donne bionde e un camionista
L’altra mattina un grosso camion ha tentato di entrare nel entro di Figline passando per Corso Mazzini. Infatti il camionista ha sbagliato strada e invece di procedere dritto per la SS 69 aveva scelto la stradina a sinistra che conduce a Piazza Dante. Si è reso conto per tempo che qualcosa non andava per il verso giusto; probabilmente il suo indicatore di strade elettronico aveva dato informazioni sbagliate, come regolarmente succede quando si tenta di destreggiarsi nei centri storici delle cittadine italiane usando le mappe di Google. Quindi ha fermato il camion accostando quanto poteva e ha cercato aiuto. Due signore bionde sono subito accorse ad aiutarlo. Dato che l’italiano del camionista era un po’ approssimativo la conversazione è stata difficoltosa, ma dopo molte parole e tanti gesti il camionista è tornato nel camion ed è ripartito non senza problemi. Il camion era grosso, come ho già detto e le strade in quella parte di Figline sono strette.

Alé Viola!

Ale Viola, vestiti viola sullo stendipanni
Non ci possono essere dubbi che in questa casa abita un tifoso della Fiorentina! Il colore dei vestiti parla più chiaro di tante spiegazioni.

Lo storico inno ufficiale della Fiorentina, cantato da Narciso Parigi.

Garrisca al vento il labaro viola,
sui campi della sfida e del valore
una speranza viva ci consola
abbiamo undici atleti ed un solo cuore!

Rit.: O Fiorentina, di ogni squadra ti vogliam regina
O Fiorentina, combatti ovunque ardita e con valor
nell’ora di sconforto o di vittoria
ricorda che del calcio hai tu la storia!

Maglia viola lotta con vigore
per esser di Firenze vanto e gloria
sul tuo vessillo scrivi Forza e Cuore
e nostra sarà sempre la vittoria!

Chi sale e chi scende

Alcuni giovani salgono e scendono le scale alla stazione a Figline
Guardando la foto mi vengono in mente dei versi della Divina Commedia, dal canto diciassettesimo del Paradiso di Dante Alighieri.

Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e come è duro calle
lo scendere e ‘l salir per l’altrui scale.

Ma per loro fortuna i giovani sono semplicemente degli scolari pendolari che usufruiscono della stazione di Figline.

La fermata delle ragazze

Ragazze aspettano alla fermata del bus
Ho già più volte pubblicato delle foto del capolinea degli autobus a Figline perché ci passo volentieri a rubare qualche scatto. Di solito è un luogo abbastanza deserto e ma a certe ore, come per esempio prima dell’inizio delle lezioni a scuola e dopo la fine si riempie molto.
Nel vasto piazzale ci sono pure due strutture di metallo, uno accanto all’altra, con tanto di tettuccio di vetro che offrono complessivamente dieci posti a sedere. Durante l’estate questi posti a sedere sono inservibili perché il metallo si riscalda troppo. Ma ora che è tornato il fresco vengono presi d’assalto dai giovani che attendono i loro bus per tornare a casa.
È curioso notare come una delle strutture è dipinta di rosso, mentre l’altra invece sfoggia un bel tono di rosa. Quattro ragazze giustamente si sono messi a sedere proprio lì.

Nuovo ingresso

Nuovo ingresso alla stazione di Figline
Da poco a Figline abbiamo un nuovo ingresso al sottopasso per la stazione. Si tratta di un beneficio collaterale alla costruzione del muro di protezione che le FFSS hanno imposto a Figline lungo la tratta ferroviaria. Il muro dal lato posteggio ha un’apertura e per giungere la discesa dal binario alla viabilità precedente è stato aggiustato l’ingresso che vedete nella foto. Oltre ai nuovi gradini che ora sono di granito è stato aggiunto un bel corrimano non solo ad ambo i lati della scalinata ma anche nel bel mezzo di essa! Un vero lusso per Figline dove i corrimano mancano del tutto a più di una scalinata pubblica.
Ora le scale per entrare nel sottopasso sono così comode nella discesa che un signore neanche tanto giovane li piglia di cosa con la sua bici.

Banche

Una banca in Piazza Ficino a Figline
Secondo Wikipedia
La banca è un’impresa privata che distribuisce beni e servizi e fornisce alla clientela mezzi di pagamento e di intermediazione finanziaria tra offerta e domanda di capitali, i primi provenienti per lo più dalle famiglie o privati sotto forma di depositi ovvero crediti (es. risparmi), i secondi richiesti soprattutto dal settore impresario sotto forma di prestiti per far fronte ai propri investimenti e in parte anche dalle famiglie o privati stessi (es. mutui).
La principale entrata delle banche sono i guadagni sui servizi offerti quali ad esempio gli interessi attivi sui prestiti nei confronti dei debitori, che sono garantiti da una percentuale di riserva obbligatoria dei depositi forniti invece dalla clientela ovvero i creditori cui spettano interesse passivi inferiori.
L’insieme delle banche, regolate e coordinate dalla rispettiva banca centrale, dà vita al sistema creditizio-bancario che è parte o sottosistema del sistema economico.
Solo nella centrale piazza storica a Figline ne abbiamo due di banche, di cui una nella foto. In una piazzetta attigua a piazza Ficino ci sta una terza e altre banche si trovano nella immediata periferia. A Figline le banche di certo non mancano.

Due piccioni sul muro

Due piccioni sul muro di cinta di Figline
In questi giorni sul Valdarno si sono abbattute piogge parecchio abbondanti e di conseguenza alcuni torrenti sono usciti dai loro letti e hanno invaso strade, cantine e i piano terra delle case. I danno sono ingenti.
I piccioni che sempre più numerosi vivono sui tetti antichi di Figline hanno sofferto anche loro. I loro piumaggi erano zuppi d’acqua. Però oggi ci sono state alcune ore di bel tempo e due piccioni si approfittano sopra le antiche mura per asciugarsi al sole. Si sono collocati uno di fronte all’altro con la torre del Palazzo Pretorio nel bel mezzo.

Bambina

Ritratto di bambina
Children bring freshness into the world.
Children are new editions of consciousness.
Children are fresh entries of divinity into life.
Be respectful, be understanding.

OSHO

Giocattolo per adulti

Giocattolo preferito dagli adulti il telefonino
Un signore decisamente non più giovane, tant’è vero ormai i suoi capelli si tingono di bianco, si sta divertendo con il suo giocattolo preferito, un telefonino del tipo smart, quindi detto anche smartphone. Da quanto, nonostante la sua età, si sente ancora bambino si è pure seduto sull’altalena nel giardino pubblico. Ci sarebbero state ben cinque panchine disponibili a pochi metri, e tutte e cinque erano vuote quando ho scattato la foto, ma lui, tutto preso dal suo giocattolo preferito e tornato bambino, sceglie l’altalena riservata per ordinanza comunale a chi ha meno di dodici anni.
Un fatto che fa riflettere.